chi sono
Mi chiamo Marco Palombi, sono un viaggiatore e questa è la mia storia
Ciao! Sono Marco Palombi, romano e viaggiatore instancabile. Il mio lavoro è quello di far scoprire agli stranieri le bellezze dell’Italia e agli italiani quelle del mondo. Sono un ponte tra culture diverse, un interprete di mondi.
Ma prima di tutto facciamo un salto indietro, lasciami raccontare da dove nasce questa passione.
Fin da bambino ho iniziato ad essere incuriosito dalle altre culture, da ciò che era “altro”. La prima scintilla fu il Giappone e la sua cultura: forse per i telefilm sui samurai, forse grazie al mio maestro di judo che, pur non essendo il maestro Miyagi, aveva un modo “diverso” di insegnare. A quattordici anni frequentavo già l’istituto di cultura giapponese di Roma e a quindici anni seguivo il mio primo corso di avvicinamento alla lingua giapponese, che mi tornò utile per leggere i cartelli, i menù e a sopravvivere, qualche anno più tardi, durante il mio primo viaggio in solitaria nel paese del Sol Levante!
Verso oriente
Nel frattempo avevo già iniziato a viaggiare con la mia famiglia negli Stati Uniti e in Europa. Viaggi semplici, senza eccessi ma ricchi di nuove esperienze. Ogni meta era una scoperta, mi innamoravo di ogni nuova cultura che incontravo. Ero impaziente di conoscere usanze e tradizioni sempre nuove.
In quegli anni arrivò anche la folgorazione per l’India: i suoi poemi epici come la Bhagavadgītā e le Upaniṣad mi svelarono tradizioni millenarie e rimasi sorpreso dalla convivenza armoniosa di tante tradizioni spirituali diverse. Mi ritrovai per la prima volta a mettere in discussione tutte le certezze che davo per scontate e aprii la mia mente a nuovi orizzonti.
Furono proprio queste due culture a spingermi a frequentare la facoltà di Studi Orientali di Roma, dove mi sono laureato con una tesi in religioni e filosofie dell’Asia orientale. Ma non lo feci subito dopo le superiori.
A diciannove anni, invece di proseguire gli studi rilevai un’attività commerciale con mio fratello che mi permise di pagarmi il mio primo viaggio in Giappone e di continuare a viaggiare in lungo e in largo. Ma a un certo punto la conoscenza appresa durante i viaggi non mi bastò più e decisi di usare il poco tempo libero per intraprendere il percorso universitario.
Viaggi di scoperta
Ovviamente continuai sempre a viaggiare, ma non ero il tipo da vacanze in resort: ero affamato di avventure e di scoperte!
Così iniziai a viaggiare in modo più profondo e non perdevo occasione di vivere i luoghi come un abitante del posto. All’inizio scambiando l’ospitalità con persone conosciute in viaggio, poi creando veri e propri “filoni tematici” nei miei itinerari. Passai un periodo in un tempio a Bangkok studiando con i monaci la medicina e il massaggio tradizionale, feci un viaggio on the road in Romania sulle tracce del conte Vlad, esplorai le città leggendarie della via della seta dell’Uzbekistan in treno, partecipai ad un matrimonio regale Rajput in India e ispirato da Jules Verne feci il giro del mondo… in 40 giorni!
Lavorare con le proprie esperienze
Oggi lavoro nel turismo come tour manager per diversi tour operator che operano nel settore dei viaggi di lusso, pellegrinaggi e non solo. Ogni giorno incontro viaggiatori di ogni tipo e grazie a loro ho imparato il valore del dialogo e dell’ascolto: più punti di vista si incrociano e più il mondo si amplia. Restare aggrappati alle proprie convinzioni, invece, lo restringe.
Ma la cosa più importante l’ho appresa dagli altri viaggiatori che ho incontrato lungo la strada: il valore di condividere le proprie esperienze. Raccontare una storia fa bene a chi la narra, poiché la rivive, e a chi ascolta, perché può lasciarsi inspirare e arricchire la propria esperienza.
Da qui l’idea che ha fatto nascere questo blog: condividere visioni, racconti e conoscenze sul mondo. Per dare a chi viaggia da sempre, a chi ha appena iniziato e a chi non può muoversi da casa, la possibilità di esplorare. Perché il viaggio non è solo movimento di corpi in uno spazio fisico, ma di anime e di coscienze che esplorano l’infinito.
